La crisi della salute mentale tra gli studenti universitari è sempre più preoccupante, con alti tassi di ansia e depressione.

Studi rivelano che il 66% degli studenti ha vissuto ansia opprimente nell’ultimo anno, mentre quasi la metà si è sentita depressa al punto da non riuscire a funzionare.

Questa realtà spesso contrasta con l’immagine idealizzata della vita universitaria promossa durante i tour o nei media: opportunità infinite, vita sociale vivace e strutture all’avanguardia.

Secondo gli psicologi, la felicità dipende dal rapporto tra ciò che abbiamo e ciò che vogliamo.

Molti studenti arrivano all’università con aspettative gonfiate, immaginando un periodo idilliaco che dovrebbe rappresentare “gli anni migliori della loro vita”.

Tuttavia, di fronte a sfide come corsi difficili, esclusioni sociali o problemi personali, molti si sentono inadeguati e isolati.

Questa discrepanza tra aspettativa e realtà può aggravare le difficoltà di salute mentale.

Per affrontare questa crisi, è essenziale promuovere aspettative realistiche e insegnare agli studenti strategie di resilienza.

Le università, pur volendo ispirare, devono essere trasparenti riguardo alla complessità dell’esperienza universitaria.

Comprendere che l’università comporta alti e bassi aiuta gli studenti a prepararsi meglio alle sfide inevitabili.

Gli studenti più resilienti non evitano le difficoltà, ma le affrontano con consapevolezza, chiedendo supporto quando necessario e sviluppando abilità utili per la vita.

Incoraggiando una visione equilibrata e sostenendo il benessere, possiamo trasformare la crisi in un'opportunità di crescita. L'università non è sinonimo di perfezione, ma di apprendimento e perseveranza nel perseguire i propri sogni.